La buona notizia del 15 gennaio

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Un aiuto per riflettere

Non è più la sinagoga il luogo dell’incontro con Dio, ma la casa. La casa di Pietro, qui, che diventa il luogo dell’accoglienza. E dalla soglia – nuovamente un confine! – Gesù proclama la Parola e guarisce. La nostra è una fede che annunciamo dalla soglia, che va incontro alle persone, senza aspettare che vengano in sacrestia!, che raggiunge le persone fuori dai ristretti recinti del sacro in cui, troppe volte, abbiamo rinchiuso Dio. Il cortile è il luogo dell’annuncio ed è lì che Gesù vuole essere portato: nel nostro ufficio, scambiando due battute alle fermate del bus o con la cassiera del supermercato. Una catechesi occasionale che non necessita di grande preparazione ma di una grande passione e di un grande cuore. La suocera di Pietro, guarita, si mette a servire il Maestro. Anche noi siamo stati guariti per servire, non per crogiolarci nella nostra immensa fortuna di avere incontrato il vangelo sulla nostra strada. Il segreto della passione di Gesù è la preghiera intima e intensa che illumina le sue giornate. E quando Pietro vuole “rapire” Gesù, tenerlo per sé, il Signore lo obbliga ad andare verso altre soglie, altri confini.(Paolo Curtaz)

VATICAN NEWS Liturgia del giorno e parola del Santo Padre