la buona notizia del 12 aprile


Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Un aiuto per riflettere
Di fronte alla resurrezione di Lazzaro qualcuno si sente in obbligo di farsi tre chilometri per andare a denunciare Gesù (per cosa, violazione di norme cimiteriali?). Davanti all’evidenza del più eclatante dei miracoli i capi religiosi del popolo hanno paura di una sommossa e di un intervento dei romani. Ora che sono riusciti a ricostruire il tempio e ad allentare la morsa dell’Aquila gli aristocratici di Gerusalemme temono di perdere potere. Che fare? Caifa ragiona: è meglio che muoia uno solo. Terribile: decide la morte di Gesù ma, nello stesso tempo, annota l’incredibile Giovanni, profetizza. Davvero Gesù morirà per tutto il popolo! come se l’evangelista dicesse che anche un ruolo rivestito da una persona indegna continua a portare con sé un carisma! Gesù fugge, l’aria è pesante, è già stato condannato in contumacia. E si rifugia in Samaria, ad Efraim, una città-rifugio. Ancora oggi a Taybeh, l’unico villaggio in Israele interamente cristiano, vanno fieri di quell’accoglienza offerta al Maestro e ai pellegrini che ancora oggi visitano la loro chiesa. Ormai l’ora è scaduta: è giunto il tempo del dono totale di sé…(Paolo Curtaz)

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